Qualsiasi ricerca storica deve lottare contro l’oblio che copre come una duna di sabbia il nostro passato. Ma alle volte fortunosamente arrivano alla soglia del nostro presente messaggi lanciati chissà quando e da chi su quel ‘mare del tempo’ che tutto inghiotte e trasforma. Ogni persona ha ricordi di eventi, incontri, personaggi con cui si è condiviso un episodio o una parte della vita. Ma quando questa persona non c’è più, con lei se ne vanno tutte queste memorie. A meno che altri non le raccolgano, almeno in parte.
Le chiese cristiane di minoranza in Italia appartengono a una storia ancora tutta da svelare. In particolare nelle chiese battiste il congregazionalismo ha consegnato le memorie in mille località diverse. Il ricordo delle donne, poi, è ancora più difficile da reperire in ogni realtà, anche quella ‘laica’. Le donne del cristianesimo nei secoli hanno ‘servito’, hanno testimoniato la fede, hanno costruito in silenzio, con umiltà, e la loro voce difficilmente riesce ad arrivare fino a noi.
Questa ricerca vuol fare emergere la loro presenza attiva, fin dalla prima ‘missione’, nelle chiese battiste italiane. E vuole essere un invito alle storiche del futuro a studiare e riappropriarsi di queste memorie.
Indice:
Appunti per una teologia della memoria di Elizabeth E. Green
L’“anello forte” delle Chiese battiste di Bartolo Gariglio