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Esaurito
Uno sguardo, talvolta critico, al futuro della sostenibilità. Autrici e Autori si confrontano su temi quali l’overshoot day, la gentrificazione ambientale, la transizione ecologica, i sistemi alimentari, l’educazione alla sostenibilità, il turismo, le buone e le cattive pratiche in ottica interdisciplinare e internazionale, confrontando il presente con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e tenendo sempre a mente il fatto che occuparsi di sostenibilità è un impegno da assumere in prima persona. Un impegno assolutamente necessario se non addirittura prioritario, dal momento che la sicurezza delle persone e del pianeta dipendono proprio dalle possibilità di sviluppo sostenibile il quale, a sua volta, dipende dalle complesse relazioni uomo-ambiente. Ed è su questa responsabilità che si concentrano le riflessioni dei geografi (Anna Camerotto, Emanuela Caravello, Lorenzo D’Agostino, Francesco De Pascale, Alberto Di Gioia, Cristiano Giorda, Leonardo Mercatanti, Giovanni Messina, Sandro Privitera, Gaetano Sabato, Daniela Santus, Alessia Toldo), degli antropologi (Antonino Demichelis, Maria Teresa Mara Francese) e degli studiosi di environmental humanities (Sara Ansaloni, Emanuele Filiberto Colombero, Claudia Lombardo, Elisa Pugliese) presenti nel testo. Riflessioni volte a offrire lenti speciali a chi si approccia a questi temi come studente o come semplice lettore interessato sia all’approfondimento del concetto di “sostenibilità” in relazione a luoghi e paesaggi, sia alla comprensione del perché, nonostante gli evidenti limiti, valga la pena impegnarsi per raggiungerla, piuttosto che cedere all’illusione di poter fermare lo sviluppo considerandolo intrinsecamente insostenibile.
ISBN | 9788899312916 |
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Autore | a cura di Sara Ansaloni e Daniela Santus |
Anno | 2023 |
Pagine | 356 |
Casa Editrice | Nuova Trauben |
Il mondo sta cambiando e gli esseri umani paiono essere diventati, a vari livelli, maggiormente consapevoli della necessità di adottare stili di vita più sostenibili. La data di riferimento ufficiale che dà avvio a questo processo di riflessione viene fatta coincidere con il 1987, quando la presidente della Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo Brundtland presenta il rapporto Our Common Future, da cui si evince come i modelli di produzione e di consumo di pochi Paesi ricchi finiscano con il depauperare gran parte delle risorse della Terra. Il cambiamento climatico è stato forse il fattore che maggiormente ha evidenziato la necessità di un ripensamento del nostro rapporto con l’ambiente. Tuttavia non si tratta soltanto di questo: ormai la stessa integrità della biosfera ha superato i limiti considerati sicuri per l’umanità, motivo per cui si sono susseguiti tutta una serie di incontri internazionali volti a fare il punto della situazione per cercare di trovare un accordo comune a garanzia di uno sviluppo sostenibile per il presente e per le future generazioni. Pensiamo ad esempio al summit delle Nazioni Unite svoltosi a Rio de Janeiro nel 1992, a quello tenutosi in Sudafrica nel 2002 e all’Agenda 2030 sottoscritta nel 2015 a New York dai 193 Paesi dell’ONU. Un programma, quest’ultimo, da realizzare entro il 2030, che punterebbe a garantire – attraverso 17 macro-obiettivi – il benessere a tutti gli esseri umani, uno sviluppo economico sostenibile e la tutela dell’ambiente: una vera e propria sfida che – se vinta – dovrebbe porre fine alla povertà e alle ineguaglianze, oltre che affrontare i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani. Nonostante ciò, come ben spiega Sandro Privitera, l’overshoot day, ovvero il giorno che segna l’esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare in un anno, arriva sempre prima.
Indice
Verso il futuro tra retorica green, sogni e caparbietà. Riflessioni introduttive
Sara Ansaloni e Daniela Santus
Parte prima – I “grandi” temi della sostenibilità
Cap. 1 – Il mito della sostenibilità: Smart Cities e gentrificazione ambientale
Sara Ansaloni
Cap. 2 – Overshoot day e sfruttamento delle risorse della Terra: gli scenari futuri e i limiti dello sviluppo
Sandro Privitera
Cap. 3 – Mobilità e transizione ecologica
Antonino Demichelis
Cap. 4 – Sistemi alimentari e sostenibilità
Alessia Toldo
Parte seconda – Educare alla sostenibilità
Cap. 5 – Maori Kaitiakitanga: la sostenibilità in Nuova Zelanda
Emanuele Filiberto Colombero
Cap. 6 – Educazione allo sviluppo sostenibile in Germania: frammenti di un sistema federale
Elisa Pugliese
Cap. 7 – Insegnare la sostenibilità in Università
Alberto Di Gioia e Cristiano Giorda
Cap. 8 – Didattica della geografia nei corsi universitari: la percezione del concetto di “sostenibilità” tra gli studenti di primo anno
Gaetano Sabato
Parte terza – Buone pratiche
Cap. 9 – Carcere, paesaggio e sostenibilità: l’isola di Gorgona
Giovanni Messina
Cap. 10 – La sfida della transizione energetica in Irlanda: criticità emergenti e tradizione paesaggistica
Leonardo Mercatanti
Cap. 11 – Israele: etica ambientale ebraica e sostenibilità
Daniela Santus e Maria Teresa Mara Francese
Cap. 12 – La città di Calvino: geografie urbane dell’Antropocene
Lorenzo D’Agostino e Claudia Lombardo
Parte quarta – Il turismo
Cap. 13 – Turismo e diritti umani: una sfida (in)sostenibile
Anna Camerotto
Cap. 14 – Geografie del turismo sostenibile e itinerari culturali: il caso di Torino, capitale del Liberty
Francesco De Pascale
Cap. 15 – Patrimonio culturale e turismo sostenibile
Emanuela Caravello
Cap. 16 – La Strada Tedesca delle Fiabe, una sfida sostenibile
Daniela Santus Pugliese
ISBN | 9788899312916 |
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Autore | a cura di Sara Ansaloni e Daniela Santus |
Anno | 2023 |
Pagine | 356 |
Casa Editrice | Nuova Trauben |