Il ghenos di Tantalo e la scena antica. Arroganza (Hybris), Amore (Eros) e Morte (Phone)

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L’arroganza di Tantalo e di Niobe come la violenza assassina di Atreo conducono alcuni membri della stirpe dei Tantalidi ad unirsi in legami incestuosi o comunque fedigrafi. Il teatro greco-romano ha analizzato fin dalle sue origini i misfatti di questi uomini e di queste donne lasciandoci alcuni tra i più grandi capolavori della tradizione occidentale (l’Orestea di Eschilo, l’Elettra di Sofocle e quella di Euripide, il Tieste di Seneca). Con l’aiuto dei frammenti appartenenti a numerose tragedie perdute occorre che anche la scena contemporanea sappia costruire nuovi percorsi adatti al nostro pubblico. Questa produzione, nel suo complessa, viene analizzata e ripercorsa in questo saggio, al servizio degli studiosi e dei registi che abbiano la pazienza di ricostruire un puzzle le cui tessere sono da secoli nascoste nei papiri, nei codici e nella tradizione indiretta.

Francesco Carpanelli, laureato in filologia classica presso l’ateneo fiorentino, insegna Teoria e storia della tragedia greca al DAMS di Torino. Ha scritto un saggio su Euripede (Euripide, Utet, 2005) e uno su Ippolito e Fedra (in Fedra: un millenario mito maschile, Bonanno, 2010) oltre a numerosi articoli sulla tragedia sofoclea ed Euripide. Si occupa soprattutto della produzione frammentaria dei tragici.