Spy fiction: un genere per grandi autori

20,00 €

A cura di Paolo Bertinetti

Strumenti letterari n. 6

Gli articoli e i saggi raccolti in questo volume riguardano un “genere” che con molta difficoltà e solo in tempi relativamente recenti la critica accademica (che addirittura fa fatica a riconoscere la dignità delle letterature postcoloniali) è riuscita a considerare, per la produzione che lo merita, come qualcosa di più che banale trivialliteratur. Anche per l’imbarazzo puritano nei confronti del suo oggetto, lo spionaggio, che è percepito come qualcosa di “immorale”: al punto che anche i suoi estimatori inglesi e americani spesso, invece di usare l’espressione spy fiction, parlano di espionage literature, usando la versione inglese della parola francese “espionnage” (pardon my French!). È vero che larga parte della produzione che rientra nel genere della spy story è priva di valore letterario – e non pretende di averne. Ma è anche vero che nell’ambito di questo popolarissimo genere molti sono i lavori che hanno piena dignità letteraria e che alcuni di essi sono veri capolavori; ed è vero che il genere merita comunque una qualche attenzione critica. I saggi qui raccolti intervengono su un piccolo numero di testi e autori di spy fiction, offrendo però un essenziale panorama di alcuni dei suoi aspetti più interessanti.

Saggi di Paolo Bertinetti, Paola Carmagnani, Andrea Carosso, Irene De Angelis, Paola Della Valle, Sonia Di Loreto, Letizia Exartière, Lucia Folena, Nadia Priotti, Chiara Simonigh