18,00 €
a cura di Orietta Abbati, Gaia Bertoneri, Matteo Rei, Marisa Valente
ISBN | 9788899312992 |
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Autore | Orietta Abbati, Gaia Bertoneri, Matteo Rei, Marisa Valente (a cura di) |
Anno | 2022 |
Pagine | 246 |
Casa Editrice | Nuova Trauben |
Outro nome para as nuvens. Scritti in memoria di António Fournier
Studioso e scrittore, traduttore e ricercatore universitario, infaticabile ideatore e promotore di iniziative letterarie ed editoriali, António Fournier era dotato di un carattere solare e di un entusiasmo contagioso, che hanno lasciato un segno indelebile in chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Si spiega così il commosso affetto con cui colleghi e amici, allievi e collaboratori hanno scelto di omaggiarlo all’interno di questo volume, destinando a tale scopo studi e poesie, testimonianze e racconti che proprio nella sua figura hanno il loro punto di incontro.
Ognuno dei testi qui raccolti contribuisce, infatti, a celebrare e mantenere vivo il ricordo di António, facendo sì che ad affiorare, di pagina in pagina, siano i lineamenti inconfondibili della sua personalità. A chi legge non sarà così difficile riconoscere, assemblando le tessere di questo variegato mosaico, le tappe e gli snodi fondamentali di una vita interrottasi troppo presto e ciononostante estremamente ricca di iniziative, di incontri, di passioni vitali e profonde.
Una vita vissuta sul confine tra due lingue e due culture, quella portoghese e quella italiana, o ancor meglio, come lui stesso amava dichiarare, trascorsa percorrendo le rotte reali e immaginarie che si dipanano “tra Funchal, Pisa, Torino e le nuvole”.
Portoghese Soave: ricordando António Fournier
“Portoghese Soave”: questi due aggettivi, che riprendono il nome di un marchio di sigarette ben conosciuto in Portogallo, servono da titolo ad un saggio dedicato all’opera di Cesare Pavese dal compianto amico e collega che vogliamo qui ricordare: António Fournier (25/12/1966 – 25/12/2019). Vale la pena di menzionarlo, quel titolo, non solo perché si tratta dello studio che apre la seconda uscita di un progetto editoriale a lui molto caro, quello della rivista Submarino, ma soprattutto perché, a rileggerli oggi, viene da pensare che egli ci abbia lasciato, con quei due aggettivi, anche una sintetica, ma fedele, immagine di sé.
Riguardo al primo, esso, associato alla persona di António, assume una coloritura che va al di là della mera indicazione anagrafica. Non solo perché la nazionalità diventa un tratto distintivo soprattutto quando, come nel suo caso, si compie la scelta di trasferirsi e di vivere in un altro Paese, ma anche perché quello di far conoscere, dialogare, avvicinare la cultura portoghese e quella italiana è stato un intendimento (quasi una missione) che ha segnato a fondo, non solo dal punto di vista professionale, buona parte della sua vita. L’etnonimo, semmai, andrebbe relativizzato mettendolo in rapporto con la sua origine insulare, giacché lui non fingeva mai di osservare le cose lusitane con lo sguardo di un lisbonese à la page o di un compassato accademico conimbricense, ma proiettava sempre su di esse il punto di vista peculiare, insieme cosmopolita e periferico, intrinseco ed eccentrico, di un portoghese nato e cresciuto tra le onde dell’Atlantico, nella città di Funchal.
ISBN | 9788899312992 |
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Autore | Orietta Abbati, Gaia Bertoneri, Matteo Rei, Marisa Valente (a cura di) |
Anno | 2022 |
Pagine | 246 |
Casa Editrice | Nuova Trauben |